Lo so che i nostri giovani hanno di che piangere.
L’Italia tratta in modo scandaloso i suoi figli. Ne fa pochi. Li fa studiare male. Li grava di debiti. Non gli offre un lavoro.
Soprattutto, non li prepara alle difficoltà che incontreranno.
Viziamo troppo i nostri ragazzi. Tentiamo di accontentarli in ogni capriccio, di anticipare le loro richieste, di prevenire i loro desideri. Li sfamiamo al di là di quanto desiderino.
E quando si affacciano sul mondo sono già sazi.
(Spesso, anche grassi.) Provate a fare un giro davanti a un liceo romano o milanese: non c’è una bicicletta.
Hanno tutti lo scooter, o il papà che li porta in macchina.
E la colpa, se si deprimono davanti ai primi ostacoli, non è loro; è nostra.
Di ostacoli purtroppo ne troveranno molti. L’Italia ha una disoccupazione giovanile vicina al 40 per cento, al Sud anche oltre.
Sono dati da Striscia di Gaza, l’area più depressa del Mediterraneo.
Una vergogna che ci chiama tutti in causa.