«Poeta e compagno», disse deciso.
«Lei mi ha messo in questo pasticcio, e lei deve tirarmi fuori.
Lei mi ha regalato i suoi libri, mi ha insegnato a usare la lingua per qualcosa che non sia soltanto appiccicare francobolli.
È sua la colpa se io mi sono innamorato».
«Nossignore! Che io ti abbia regalato un paio di libri miei è una cosa, e un’altra, ben diversa, è che ti abbia autorizzato a usarli per plagio.
E poi le hai regalato la poesia che avevo scritto per Matilde».
«La poesia non è di chi la scrive, ma di chi la usa!»