Quando una malattia incurabile si porta via il compagno di una vita, si vive il tempo del lutto.
Ma anche questo passa, e resta l’assenza a decantare i ricordi e a definire il perimetro incerto di una solitudine che attraversa il corpo e le emozioni, con il suo peso quasi intollerabile.
La scomparsa di chi si è amato dona sezioni diverse e inquietanti, compresa la certezza che a perdersi è anche quella parte di sé che era l’oggetto dei pensieri dell’altro.
Una certezza che sgomenta, una sorta di fibrillazione interiore che torna a farsi sentire a ogni passo e che fa capire quanto sia difficile dirensa veramente addio.