L’affermazione secondo cui il nostro mondo dev’essere diviso in entità economiche in competizione perché questo è ciò che la sua natura richiede, è astrusa.
Le economie competitive esistono perché noi abbiamo deciso di dare loro questa forma.
La competizione è un surrogato sublimato della guerra.
La guerra non è affatto inevitabile.
Se vogliamo la guerra, possiamo scegliere la guerra; ma se vogliamo la pace, possiamo ugualmente scegliere la pace.
Se vogliamo la rivalità, possiamo scegliere la rivalità; ma possiamo anche decidere per un’amichevole cooperazione.