I giornalisti si dividono in due categorie.
Destra e sinistra?
Nemmeno per sogno.
Leoni e conigli?
Macché.
Televisivi e di carta stampata?
Acqua.
Colti e analfabeti?
Figuriamoci.
D’assalto e da riposo?
Ma va là.
Obiettivi e faziosi?
Neanche.
Oggi la vera divisione, che attraversa longitudinalmente la categoria, è quella fra schiene dritte e schiene curve, o quantomeno flessibili.