Mi sono costruita un «falso sé» per adattarmi all’ambiente che mi circondava e sentirmi accettata.
Mi sono sottomessa per sopravvivere.
Mi sono organizzata per tenere a bada il mondo.
E strada facendo mi sono dimenticata che, in ognuno di noi, esiste una parte inviolabile e sacra. Inaccessibile.
Che nessuno può conoscere.
Anche quando ci si appoggia su una frattura, un magma in ebollizione, un difetto fondamentale…
«Se sta bene agli altri, allora sta bene anche a me!»
Tutto pur di non «pesare» sugli altri.
Tutto pur di non essere un «peso»…