L’occhio guarda, per questo è fondamentale.
È l’unico che può accorgersi della bellezza.
La visione può essere simmetrica lineare o parallela in perfetto affiancamento con l’orizzonte.
Ma può essere anche asimmetrica, sghemba, capricciosa, non importa, perché la bellezza può passare per le più strane vie, anche quelle non codificate dal senso comune.
E dunque la bellezza si vede perché è viva e quindi reale.
Diciamo meglio che può capitare di vederla.
Dipende da dove si svela.
Ma che certe volte si sveli non c’è dubbio.
Citato da Fabio Pierangeli, Una domanda a cui non so rispondere, nel numero 11/2000 della rivista “30 giorni”