Era il linguaggio del rispetto per un gruppo di persone che oggi, in tutto il mondo, vengono trattate in tutti i modi fuorché con rispetto.
Mi riferisco naturalmente alle persone chiamate o classificate come pazienti psichiatrici, che possono essere brutalmente torturate o assurdamente coccolate, private dei più elementari bisogni e diritti umani o fornite gratuitamente di più beni, servizi e scuse di quanti non ne vengano concessi alle persone ordinarie.
Ma qualsiasi cosa i pazienti psichiatrici possano ottenere, c’è qualcosa che non avranno mai: il rispetto d’essere considerati semplicemente come esseri umani. Niente di meno e niente di più.