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Alda Merini Il Regno delle Donne

C’è un regno tutto tuo
che abito la notte
e le donne che stanno lì con te
son tante, amica mia,
sono enigmi di dolore
che noi uomini non scioglieremo mai.

Come bruciano le lacrime
come sembrano infinite
nessuno vede le ferite
che portate dentro voi.

Nella pioggia di Dio
qualche volta si annega
ma si puliscono i ricordi
prima che sia troppo tardi.

Guarda il sole quando scende
ed accende doro e porpora il mare
lo splendore è in voi
non svanisce mai
perché sapete che può ritornare il sole.

E se passa il temporale
siete giunchi ed il vento vi piega
ancor più forti voi delle querce e poi
anche il male non può farvi del male.

Una stampella d’oro
per arrivare al cielo
le donne inseguono l’amore.

Qualche volta, amica mia,
ti sembra quasi di volare
ma gli uomini non sono angeli.

Voi piangete al loro posto
per questo vi hanno scelto
e nascondete il volto
perché il dolore splende.

Un mistero che mai
riusciremo a capire
se nella vita ci si perde
non finirà la musica.

Guarda il sole quando scende
ed accende doro e porpora il mare
lo splendore è in voi
non svanisce mai
perché sapete che può ritornare il sole Ritratto di Alda Merini che legge un suo libro
dopo il buio ancora il sole.

E se passa il temporale
siete prime a ritrovare la voce
sempre regine voi
luce e inferno e poi
anche il male non può farvi del male

 

Da “Una piccola ape furibonda” Giovanni Nuti canta Alda Merini

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