È un buco di verzura dove canta un ruscello
Follemente appendendo agli steli dei cenci
D’argento; dove il sole, dalla montagna fiera,
splende: è una piccola valle che spumeggia di raggi.
Un giovane soldato, a bocca spalancata, la testa nuda
e la nuca bagnata nel nasturzio azzurrino,
Dorme; è disteso nell’erba, sotto le nubi,
Bianco nel letto verde su cui piove la luce.
I piedi nei gladioli, dorme. Sorridendo come
Sorriderebbe un bimbo malato, schiaccia un sonno.
Natura, cullalo tu col tuo calore: ha freddo.
I profumi non fanno fremere le sue narici;
Egli dorme nel sole, con la mano sul petto
Tranquillo. Ha due fori rossi sul lato destro.
QUI la versione Francese con lettura di Serge Reggiani e cantata da Yves Montand