piedi di formaggio
anima di caffettiera
mani che odiano le stecche da biliardo
occhi come graffette
preferisco il vino rosso
mi annoio in aeroplano
sono calmo durante i terremoti
mi addormento ai funerali
vomito alle parate
gioco di sacrificio agli scacchi
con le fighe e gli affetti
sento odere di orina nelle chiese
non posso più leggere
non posso più dormire
occhi come graffette
i miei occhi verdi
preferisco il vino bianco
la mia scatola di preservativi diventa vecchia
li tiro fuori
Trojan-Enz
lubrificati
per un’eccezionale sensibilità
li tiro fuori
e me ne infilo tre
le pareti della mia camera sono blue
Linda dove sei finita?
Katherine dove sei finita?
(e Nina è andata in Inghilterra)
ho le unghie dei piedi aguzze
e il detersivo per i piedi Windex
occhi verdi
camera blu
sole mitragliatrice violenza
tutto questa faccenda è come una foca
catturata su scogli sdrucciolevoli
e circondata dalla Long Beach Marching Band
alle 3:36 del pomeriggio
dietro di me un ticchettio
ma nessun orologio
sento qualcosa strisciare
sul lato sinistro del naso:
ricordi di aerei
mia madre aveva i denti finti
mio padre aveva i denti finti
e ogni sabato della loro vita
spostavano tutti i tappeti di casa
lucidavano i pavimenti di legno
e poi li ricoprivano ancora con i tappeti
e Nina è in Inghilterra
e Irene prende il sussidio di invalidità
e io prendo i miei occhi verdi
e mi distendo nella mia camera blu.