Otto anni e ancora non sai fare le addizioni
per questo ti correggo troppo duramente
allora chiedi “ma tu sbagliavi mai?”
e come posso dirti che facevo sempre tutto bene
ero troppo bravo troppo grande per la mia età
spiegavano i medici
come adesso lo sono per la tua
così racconto una bugia “certo che sbagliavo anch’io”
vedi, inventiamo un’infanzia che ci assomigli
per riempirla delle cose che avremmo meritato
tu un padre più paziente
io la matematica contata su cinque dita