Per quanto tu ragioni, c’è sempre un topo – un fiore – a scombinare la logica.
Direi che tutto nel tuo ragionamento è perfetto, se non avessi davanti questo prato di trifoglio.
E sarei anche d’accordo con te, se nella mente non mi bruciasse (se non mi bruciasse la mente – con dolcezza) quell’odore di tannino che viene dalla segheria sotto la pioggia: quell’odore di tronchi sbucciati (d’alba e d’alburno), e non ci fosse il fresco delle foglie bagnate come tanti lunghi occhi, e il persistente (ma sempre più sbiadito) blu della notte.
Da ” Tutte le poesie” – ” Il franco cacciatore“
Letta da Domenico Pelini