Le belle sono le belle
[l’impronta dei violini sul fianco.]
Le belle sono le deboli
[un trono leggero senza memoria.]
Le belle sono le forti
[Una disperazione che illumina e non brucia.]
Le belle sono le principesse.
[Muse di un’ispirazione inquieta.]
Le belle sono le vicine.
[Vicine dell’arcobaleno.]
Le belle sono le lontane.
[Come i canti di gioia.]
Le belle sono le povere.
[come le rose sui campi di battaglia.]
Le belle sono le solitarie.
[Come le damigelle in presenza della regina.]
Le belle sono le alte.
[Zie delle palme celesti.]
Le belle sono le basse.
[Si bevono in un bicchier d’acqua]
Le belle sono le mature.
[Manghi sbucciati e vino stagionato.]
Le belle sono le giovani
[Promessa di un domani e boccioli di giglio.]
Le belle, tutte le belle sono te.
riunite per scegliermi l’assassina più nobile.
Da “Kazahri al-Lawzi aw Ab’ad” (Come fiori di mandorlo o più lontano)