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Sergej Aleksandrovič Esenin Laila

Oggi ho chiesto ad un cambiavalute
che per un rublo dà mezzo tumàn,
come dire in persiano alla mia bella
Laila, le tenere parole “t’amo”.

Oggi ho chiesto ad un cambiavalute
umile più del vento e più dell’acqua
del Vana, come dire alla mia bella
Laila, la parola “bacio”, la più dolce.

Gli ho domandato ancora, nascondendo
la timidezza nel fondo del cuore,
come io avrei potuto alla mia bella
Laila dire la parola “mia”.

Così il cambiavalute mi ha risposto:
– Non ci sono parole per l’amore,
ma soltanto i fuggevoli sospiri
e gli sguardi che come stelle splendono.

Non c’è parola per il bacio. Il bacio
non è sopra una tomba un’iscrizione.
Il bacio ha il fiato delle rose rosse,
petalo che si scioglie sulla bocca.

L’amore non dà pegni e non li chiede,
insegna gioia e dolore. “Sei mia”
possono dirlo soltanto le mani
che han lacerato lo scialle di seta.

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