Mi leverò e andrò, ora, andrò a Innisfree,
E costruirò una capanna laggiù, fatta d’argilla e canne,
Nove filari a fave avrò laggiù, un’arnia per le api da miele,
E solo starò nella radura ronzante d’api.
E avrò un po’ di pace laggiù, ché la pace discende goccia a goccia,
Discende dai velami del mattino fin dove canta il grillo;
La mezzanotte è tutto un luccichio, il meriggio purpurea incandescenza,
La sera è piena d’ali di fanello.
Mi leverò e andrò, ora, ché sempre notte e giorno
Odo l’acqua del lago lambire con lievi suoni la sponda;
Stando in mezzo alla strada, sui marciapiedi grigi,
La sento nella fonda intimità del cuore.
Comments (2)
Vanessa Buccheri
Poesia dell anima
Lio
Felice di trovarti qui Vanessa, mi scuso per il ritardo nel rispondere.
Mea culpa, ma sto passando un periodaccio e onestamente non apro nemmeno la posta del sito 🙁
Hai ragione, è una poesia molto intima questa, una poesia che – con il solo cambio della destinazione – ognuno di noi potrebbe fare sua.
Rileggendola ora, nel mio stato d’animo e di salute, mi rendo conto di come realmente ti si infili dentro portando (almeno nel mio caso) un senso di freschezza e di benessere.
E per poco che duri, anche questo fa parte dei doni della poesia.
Grazie per esserti fermata qui a condividere con noi il tuo pensiero.
Un abbraccio
lio